Documenti 3 Giugno, 2025
Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) non è un semplice adempimento formale da compilare una volta per tutte. Si tratta di un documento “vivo”, da aggiornare ogni volta che cambiano le condizioni di lavoro o emergono nuovi rischi.
Nel 2025, la normativa vigente continua a prevedere l’obbligo di revisione del DVR in casi ben precisi. Ma quali sono? E ogni quanto va aggiornato, anche in assenza di eventi straordinari?
In questo articolo vediamo quando è necessario intervenire sul DVR, per non incorrere in sanzioni e garantire un ambiente di lavoro sicuro e conforme.
In breve:
✔ Il DVR va aggiornato in caso di modifiche al processo produttivo o all’organizzazione del lavoro.
✔ Serve una revisione se cambiano i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
✔ L’aggiornamento è obbligatorio anche dopo infortuni significativi o nuove normative.
✔ L’introduzione di nuove attrezzature o sostanze può comportare nuovi rischi da valutare.
✔ È buona prassi rivedere periodicamente il DVR, anche in assenza di eventi obbliganti.
L’art. 29 del D.Lgs. 81/2008 stabilisce che il Documento di Valutazione dei Rischi deve essere immediatamente rielaborato in presenza di:
Ad esempio:
Nuove linee di produzione
Riorganizzazione dei turni o delle mansioni
Esternalizzazione di attività
Se cambiano le condizioni di lavoro e si presentano rischi diversi da quelli già valutati (es. agenti chimici, movimentazione carichi, rumore), il DVR va aggiornato per includere le nuove esposizioni.
Un infortunio sul lavoro, soprattutto se grave o ripetuto, impone un’analisi approfondita per comprendere le cause e aggiornare la valutazione dei rischi.
L’entrata in vigore di nuove leggi, circolari tecniche o aggiornamenti degli Accordi Stato-Regioni può comportare modifiche negli obblighi di prevenzione e protezione.
Ogni volta che si impiegano macchinari, impianti, attrezzature o sostanze non previste dal DVR originale, è necessario integrare o modificare il documento.
In caso di ispezione, un DVR non aggiornato equivale a un DVR assente. Le sanzioni per il datore di lavoro possono essere gravi:
Arresto da 3 a 6 mesi o
Ammenda da 2.500 a 6.400 euro, ai sensi dell’art. 55 del D.Lgs. 81/08
Sebbene la legge preveda aggiornamenti “a evento”, è buona prassi rivedere il DVR almeno una volta all’anno, per:
Verificare l’efficacia delle misure adottate
Adattarsi a eventuali cambiamenti graduali
Prepararsi a nuove attività o appalti
Mantenere credibilità con clienti, enti e committenti
Nel 2025, aggiornare il DVR è una responsabilità imprescindibile per ogni datore di lavoro. Non basta averlo redatto: serve mantenerlo attuale, coerente con la realtà aziendale e completo. Monitorare i cambiamenti e agire tempestivamente è fondamentale per garantire sicurezza, legalità e continuità operativa.
📥 Puoi accedere alla nostra Area Clienti per scaricare modulistica e linee guida utili ad aggiornare in autonomia il DVR. Se preferisci affidarti a un professionista, contatta il nostro Servizio Clienti al numero verde 800.916726 per richiedere un preventivo personalizzato.
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