Guide 1 Settembre, 2025
L'importanza della segnaletica di sicurezza: non solo obbligo, ma prevenzione efficace
La presenza della segnaletica di sicurezza nei luoghi di lavoro è spesso data per scontata, percepita come un semplice adempimento burocratico. In realtà, rappresenta uno degli strumenti più potenti e immediati per prevenire incidenti e proteggere la salute di chi ogni giorno svolge il proprio lavoro in azienda, in cantiere o in qualsiasi ambiente professionale.
Vediamo perché la segnaletica gioca un ruolo centrale nella strategia di prevenzione e quali sono le regole fondamentali per renderla realmente efficace.
In breve:
✔ La segnaletica di sicurezza è obbligatoria ai sensi del D.Lgs. 81/08.
✔ Esistono diversi tipi di segnali: divieto, avvertimento, obbligo, emergenza e antincendio.
✔ Occorre garantire visibilità, comprensione immediata e manutenzione costante.
✔ È fondamentale per guidare comportamenti sicuri e gestire le emergenze.
✔ Una segnaletica ben progettata riduce i rischi e migliora la prevenzione.
Un linguaggio universale per la prevenzione
La segnaletica di sicurezza comprende tutti quei cartelli, pittogrammi, colori e segnali acustici/visivi che, attraverso un linguaggio immediato e universale, comunicano istruzioni, divieti, pericoli e modalità di comportamento.
Ogni simbolo è studiato per essere facilmente riconoscibile, anche da chi non parla italiano o non ha familiarità con il contesto. È uno strumento indispensabile per la comunicazione del rischio quotidiana, capace di ridurre i tempi di reazione e favorire scelte immediate e sicure.
Tipologie di segnaletica: cosa prevedono le norme
Secondo il D.Lgs. 81/08, i principali tipi di segnaletica sono:
- Divieto: Cartelli rotondi con bordo rosso e simbolo barrato, come “Vietato fumare” o “Vietato l’accesso ai non addetti”.
- Avvertimento: Cartelli triangolari a sfondo giallo, come “Pericolo elettrico”, “Rischio di caduta”.
- Obbligo: Cartelli rotondi a sfondo blu, come “Obbligo di indossare il casco” o altri DPI.
- Emergenza e salvataggio: Cartelli quadrati o rettangolari a sfondo verde, che indicano vie di fuga, uscite di emergenza, presidi di primo soccorso.
- Antincendio: Cartelli quadrati o rettangolari con simboli rossi, per segnalare la posizione di estintori, idranti e altri dispositivi antincendio.
Installazione, manutenzione e regole pratiche
Perché la segnaletica sia realmente efficace, il datore di lavoro deve:
- Garantire la visibilità: I cartelli devono essere ben posizionati, non coperti o rovinati, illuminati se necessario.
- Assicurare la comprensione: Scegliere segnali normati e facilmente interpretabili da tutti, step essenziale anche per chi ha personale straniero o stagionale.
- Eseguire controlli e manutenzione: Sostituire cartelli deteriorati, pulire quelli esistenti, aggiornare la segnaletica in caso di modifiche nei rischi o nella disposizione degli spazi.
La segnaletica deve essere integrata nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e adattata alle reali condizioni operative dell’azienda.
Il ruolo centrale nelle procedure di emergenza
In situazioni di emergenza, una segnaletica chiara può fare la differenza:
- Guidando rapidamente persone verso le uscite di sicurezza e i punti di raccolta;
- Indicando la presenza di estintori e presidi antincendio;
- Consentendo azioni tempestive e sicure anche in caso di panico.
La segnaletica è quindi parte integrante di ogni piano di emergenza e deve essere oggetto di formazione specifica per i lavoratori.
Conclusioni
Investire in una segnaletica a norma, ben posizionata e mantenuta, significa andare ben oltre il semplice rispetto della legge: vuol dire creare ogni giorno un ambiente di lavoro più sicuro e pronto ad affrontare qualsiasi rischio.
La prevenzione efficace parte anche dai dettagli visivi che ci circondano.
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